Maria Messina

Maria Messina (Palermo, 1887–Pistoia, 1944), inizia a scrivere da giovanissima riscuotendo una sempre maggiore notorietà e un ampio consenso della critica. Nonostante visse a lungo lontano dai luoghi natii, i suoi scritti si concentrano soprattutto sulla cultura siciliana e hanno come temi principali, l’isolamento e l’oppressione delle giovani donne dell’isola, quasi “invisibili” alla società dell’epoca. Colpita da sclerosi negli anni Venti, smise di scrivere e si isolò dal resto del mondo fino a morire, dimenticata, nel 1944.

  • Il guinzaglio

     11,00
    Pubblicato nel 1921, il volume è una raccolta di racconti brevi ambientati fra la Sicilia, la Toscana, le Marche, l’Umbria e la Campania. Luoghi in cui l’autrice visse per lunghi periodi.
  • Ultimo romanzo (1928) di Maria Messina, scrittrice siciliana stimata da Giovanni Verga, è considerata la sua opera più intensa.
  • Il volume di Maria Messina fu pubblicato nel 1921 da Treves per poi cadere, come l’autrice, nell’oblio. La riscoperta avviene negli anni Ottanta, grazie a Leonardo Sciascia che accostò gli scritti della Messina a quelli di Pirandello.

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