Descrizione

“Costruire tra economia e valori umani un legame indissolubile basandolo sulla solidarietà: questo, fin dalle origini, è stato lo scopo fondamentale della cooperazione di credito. Tra i fautori principali di tale rapporto pervaso di moralità c’è Leone Wollemborg. Personalità di grandissima sensibilità culturale e filantropica, economista e uomo politico divenuto anche ministro, fondò a Loreggia nel 1883, ad appena 24 anni, la prima Cassa Rurale italiana. L’opera di Leone Wollemborg è di grande attualità, come si può evincere dalla lettura di questo volume, che per tutti noi cooperatori nel settore del credito è un “classico”. Ha perciò tutte le caratteristiche per insegnarci ancora molto, anche 130 anni dopo la fondazione della Cassa di Loreggia”. Dalla Presentazione di Alessandro Azzi.

Saggio introduttivo di Giovanni Zalin: Le origini del “piccolo credito” nelle campagne.

  • “The feeling of the common good” Selected writing and speeches of the first Italian Cooperative Bank founder
  • “Le sentiment du bien commun” Écrits et discours choisis du fondateur de la première Caisse Rurale italienne

Scarica Les Caisses Rurales Italiennes
(Rapporto presentato da Wollemborg all’Esposizione universale di Parigi del 1889)

Dettagli libro

  • Pagine: 204
  • Anno di pubblicazione: 2013
  • ISBN: 9788865580783
  • Lingua: italiano
  • Editore: Ecra. Edizioni del Credito Cooperativo
Autore

Leone Wollemborg

Leone Wollemborg (Padova, 4 marzo 1859-Camposampiero, 19 agosto 1932) si laurea a soli 19 anni a Padova in Giurisprudenza. Dopo aver conosciuto le Casse di Prestito che in quegli anni Friedrich Wilhelm Raiffeisen sta sviluppando in Germania, fonda a 24 anni – il 20 giugno 1883 – la prima Cassa Rurale italiana. Liberale convinto, si dedica all’attività politica e viene eletto deputato nel 1892. Resterà alla Camera fino al 1913 e nel 1914 sarà nominato senatore. Dal 15 febbraio al 3 agosto del 1901, diviene ministro delle Finanze nel Governo Zanardelli. Trasferitosi a Loreggia, nel 1903 sposa Alina Fano. Dopo nove anni nasce Leo J., suo unico figlio, che diventerà un famoso giornalista e saggista. Non aderirà al fascismo e come senatore si opporrà a tutte le leggi contro la libertà personale.